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Le redini sono un elemento di base nell’equitazione. I cavalieri esperti riescono a dare indicazioni al cavallo anche solo spostando il peso del proprio corpo; i principianti, per controllare l’andatura del cavallo utilizzano le redini.
Le principali caratteristiche delle redini devono essere resistenza e funzionalità. Le redini:
- non devono scivolare dalle mani del cavaliere,
- non devono rompersi anche se sottoposte a forti trazioni (ad esempio per la caduta del cavaliere),
- non devono deformarsi con l’utilizzo, l’usura tende ad allungarle e ciò pregiudicherebbe la sicurezza a cavallo.
Il materiale più adatto e più usato per la fabbricazione delle redini è il cuoio, per
naturalità, resistenza, ed eleganza. Esistono anche redini in cotone, nylon, gomma, o realizzate con combinazioni di diversi
materiali. Ogni materiale è adatto a determinati utilizzi, mentre è sconsigliabile per altri. In condizioni standard l’ideale è
l’utilizzo di redini in cuoio liscio (non intrecciato) rivestite in gomma nella parte dell’impugnatura.
La misura delle redini deve tenere in considerazione le dimensioni del cavallo e del
cavaliere.
Tutte le tipologie di redini, se mal tenute, sono soggette a consumo e rotture, è quindi necessario non trascurare mai la
pulizia di questa attrezzatura per l'equitazione.
Si ottengono prendendo un leggero contatto con la bocca del cavallo, verso le anche del cavaliere. Esse si utilizzano insieme agli altri aiuti per rallentare il cavallo nelle diverse andature, eseguire le transizioni discendenti, per fare uno stop, per eseguire il back, per richiedere un abbassamento della testa o la riunione del cavallo. Le redini dirette si possono usare anche una alla volta o in aiuto ad altre correzioni.
Con la redine d'apertura indirizziamo il naso del cavallo nella direzione voluta permettendo il cambio di direzione, aprendo l’avambraccio e prendendo contatto con la redine. Il gomito deve rimanere vicino al corpo e la mano destra deve cedere leggermente per dare la possibilità al cavallo di flettere l’incollatura.
La redine d'appoggio serve per ottenere un cambiamento di direzione del cavallo tramite la pressione della redine opposta alla direzione in cui si vuole girare sul collo del cavallo. La mano che controlla la redine d’appoggio non deve superare la criniera per non creare disturbo al cavallo sull’imboccatura.
La redine contraria d'opposizione si oppone alla spalla del cavallo. Può servire a bloccare, sostenere, spostare lateralmente le spalle del cavallo. Deve essere sempre accompagnata da una "redine regolatrice" che determina l'angolo di curvatura del collo del cavallo.
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